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Giusto Tolloy (1907-1987), triestino per nascita e cultura, è una personalità notevole del secolo scorso: ufficiale in Albania, eroe del Ponte Perati, maggiore in Russia, poi partigiano nel Forlivese, deputato e senatore nelle file del Partito Socialista Italiano e infine ministro. Sulla sua esperienza nella disastrosa campagna di Russia aveva scritto "Con l'Armata italiana in Russia". Stampato clandestinamente sotto falso nome, quello che oggi definiremmo un instant book vide la luce grazie a fascicoli inviati in Italia rocambolescamente. Un libro che nell'Italia postbellica gli procurò notorietà tra gli antifascisti, ma anche uno strascico di polemiche destinato a durare quasi vent'anni.